Parrocchia di Lemizzone

La Parrocchia di Lemizzone – frazione di Correggio ma facente parte dell’Unità Pastorale insieme a San Martino in Rio, con circa 900 parrocchiani – anticamente era soggetta, come le chiese limitrofe, tra cui San Martino, alla Pieve di Prato. Dipese poi dalla parrocchia di Trignano dal 1560 al 1844, quando divenne “parrocchia autonoma” fino al 1993; attualmente fa parte dell’Unità Pastorale Maria Regina della famiglia insieme alle parrocchie di S. Martino, Stiolo, Gazzata, Trignano e Prato.

La Chiesa di Lemizzone, intitolata a San Giovanni Battista, è stata rifatta negli anni che vanno dal 1852 al 1868 su progetto dell’architetto Forti di Correggio e conserva al suo interno numerose opere della famosa scultrice correggese Carmela Adani che esprimono insieme fede, genio e originalità come un grande medaglione a bassorilievo raffigurante Sant'Antonio, un medaglione con "l'agnello e croce sulla spalla" su sfondo musivo dorato, lo stemma di Pio XII con la colomba e la tiara.

La facciata neoclassica fu realizzata nel 1906 su progetto dell’ingegnere Luigi Casoli di Reggio Emilia; la parte superiore è occupata da un timpano triangolare e sull’architrave si intravede un affresco e la scritta “Dediacato a S.Giovanni Battista”. Il campanile, al quale furono requisite due campane durante la seconda guerra mondiale poi rimpiazzate grazie al contributo dei parrocchiani, oggi conta cinque campane.

L’interno ha un’unica navata e quattro cappelle dedicate (da destra) a S. Antonio abate, alla Madonna della neve, a Santa Lucia e Sant’Agata e al Fonte Battesimale.

Il dipinto raffigurante Santa Lucia e Sant'Agata, di autore ignoto, è del secolo XVII. Le vite di queste due sante sono unite dalla palma del martirio, che entrambe tengono in mano.

Sant'Agata nacque a Catania nel 235 da una nobile famiglia cristiana e a 15 anni fece voto di verginità, ricevendo il manto rosso delle giovani consacrate. Il Console di Sicilia, Quintiliano, cercò di sedurla, ma, rifiutato, la denunciò come cristiana.

Santa Lucia, nobile siracusana, fu anche lei martirizzata in giovanissima età, perché ruppe la promessa di matrimonio con un giovane pagano. Nata nel 290, durante un pellegrinaggio a Catania sulla tomba di Sant'Agata, per chiedere la guarigione della madre, le apparve la Santa, che l'invitò a testimoniare la sua fede con voto di castità e povertà. Denunciata come cristiana, dopo molte torture, durante le quali venne anche accecata, fu decapitata il 13 dicembre del 304.

Sovrastato da in baldacchino, appoggiato alla parete di sinistra, fra il transetto e la terza cappella, si colloca il pulpito in scagliola dipinto d'azzurro. E' decorato con figure bianche a bassorilievo, che rappresentano San Giovanni Battista (nell'ovale in mezzo), Santa Lucia e San Feliciano.

Nell'abside campeggia un dipinto di notevole valore raffigurante San Giovanni Battista nell'atto di battezzare nel fiume Giordano. Accovacciato ai suoi piedi si nota un agnello,simbolo di Gesù, su cui sembra cadere l'acqua del Battesimo.

L'altare maggiore, opera di Carmela Adani, si erge imponente su un basamento a tre gradini in marmo rosso di Verona. La mensa, sostenuta da due colonne, è arricchita da uno splendido paliotto in marmo. Raffigura San Feliciano e Santa Lucia in due nicchie ai lati; al centro invece un bassorilievo mostra San Giovanni Battista inginocchiato: indica Gesù, che pascola un gregge."Ecce Agnus Dei qui tollit peccatum mundi”, sono le parole del Santo incise sul marmo.

(*) tutte le informazioni sono tratte dall’opuscolo Chiesa di Lemizzone guida storico-artistica anno 2009 di Edda Infanti.

Orari S. Messe

La S. Messa si celebra solo in alcune occasioni, in particolare vicino alle feste di S. Giovanni Battista (24 giugno) e S. Lucia (13 dicembre)

Indirizzi

Chiesa e canonica di Lemizzone: Via Lemizzone 22, 42015 Correggio RE



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