Commento al Vangelo di Domenica 18 Settembre 2022
Notizia pubblicata il 17/09/2022

Chi è l’autorità che ascolto e a cui obbedisco? Non possiamo "svicolare" la domanda, anche se un po' antipatica, non possiamo fuggirla perché è innegabile l’interiore ricerca di qualcosa, o di qualcuno, a cui affidare la riuscita del proprio esistere.
Il Signore interviene e, ancora una volta, non ammette sottigliezze o posizioni solo retoriche: Dio o la ricchezza? Sembra non esserci spazio per sfumature. Sì, non c’è alternativa perché non è possibile suddividere la propria vita in settori impermeabili e consegnare ciascuno di essi all'uno o all'altro padrone. Oltre ad essere una soluzione interiormente insopportabile è anche inefficace: la scelta di dare ascolto ad un’autorità plasma in profondità il cuore, la libertà, l’intelligenza; non è simile alla scelta di indossare un abito che può poi essere cambiato la sera successiva.
L'aut aut del Signore non si offre però come una minaccia, è una promessa: solo quando Egli è riconosciuto come “padrone”, il mio “padrone”, ogni realtà può finalmente emergere agli occhi nelle sue vere proporzioni, nel suo vero senso, nel suo autentico peso e sostanza. Allora la ricchezza, materiale e spirituale che sia, si svela non più come spazio di autonomia e affermazione idolatrica di sé, opzione inebriante e fonte di perenne delusione, ma quale luogo di relazione amorosa con i fratelli: "fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne":
Da dove iniziare? Dalle piccole ricchezze che maneggio giorno dopo giorno: "Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti".
don Luigi