Commento al Vangelo di domenica 3 ottobre 2021
Notizia pubblicata il 02/10/2021

Facciamo spesso esperienza della durezza di cuore. I nostri atteggiamenti di superbia, di egoismo, di indifferenza, ma anche di paura, rivelano un cuore indurito, chiuso su se stesso .
‘Vi toglierò il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porro' il mio Spirito dentro di voi..’
Chi può darci un cuore di carne?
È un dono dello Spirito, un dono da invocare, da chiedere, pecche solo Dio può sciogliere i nodi del nostro cuore, può liberarci dal lievito del peccato, può trasformare il cuore di pietra in un cuore di carne..
Curiamo la preghiera, perché è lo spazio in cui agisce in noi lo Spirito santo, lo spazio in cui veniamo purificati. Lasciamoci ‘ferire’, lasciamoci plasmare vivendo le nostre relazioni, il nostro incontro.
Il cuore di carne è anche un cuore che si lascia ferire. Come quello di Cristo, che aperto da una lancia, riversa la sua vita in un dono totale di sé.
Il cuore che si lascia ferire è il cuore umile, disposto a cambiare, disponibile alla sofferenza per aprirsi a Dio e all'altro; un cuore pronto al perdono e al servizio generoso.Gli sposi cristiani, chiamati ad amarsi nella fedeltà e per sempre, ricevono questo ‘cuore nuovo’ nel giorno del loro Matrimonio, giorno in cui il loro amore viene battezzato dalla grazia. Divengono capaci per sempre di amarsi come Cristo e la Chiesa si amano,
Così si apre per gli uomini la gioia della comunione.
don Pietro